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Sei settembre duemila

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   SEI SETTEMBRE 2000

 

   E così

   rimanesti sola,

   disonorata  

   e ripudiata da tutti.

 

   In grembo custodivi

   un candido fiore,

   stupendo frutto

   di un fuggente amore.

 

   Rimanesti sola

   con quel piccolo

   e meraviglioso fagotto,

   respinta da un mondo

   da sempre

   troppo bigotto.

 

   E fu così che di te 

   più nulla si seppe,

   né cosa facevi

   né dov'eri finita

   in quei giorni struggenti

   della tua misera vita.

 

   E poco più che bambina

   ti lasciasti morire

   di malinconia

   di ipocondria,

   mentre il tuo candido fiore

   veniva da altri cresciuto

   in un modo d'amore.

 

   Ma oggi,

   dopo ottant'anni e un lustro,

   io, figlio del tuo giglio,

   finalmente ti ho trovata

   tra il verde e il profumo

   di alberi di tiglio.

 

   Nell'ossario

   dove da tempo riposi,

   si erge una croce

   ai piedi della quale

   ho deposto un fiore,

   per te mia nonnina

   con tutto il mio amore.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Franco Bonvini - 28/09/2016 20:17:00 [ leggi altri commenti di Franco Bonvini » ]

Ma quanto è bella? E dev’essere stata una gioia ritrovarla.

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